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Sistema whistleblowing

Di cosa si tratta

I limiti dei software crittografati nell’ambito del whistleblowing in azienda

Il whistleblowing, ovvero la segnalazione di comportamenti illeciti o scorretti all’interno delle organizzazioni, è un tema di crescente rilevanza per le aziende di oggi. Con l’entrata in vigore del decreto legislativo n.24/2023, le aziende con oltre 250 dipendenti sono obbligate ad istituire un canale di segnalazione riservato a dipendenti e collaboratori. Questo obbligo, tuttavia, non implica esplicitamente l’utilizzo di software crittografati.

 

L’obbligo decorrrà da luglio 2023 e le aziende, oltre ad incorrere in sanzioni fino a €50.000,00 rischiano, in caso di mancato adeguamento, di vedersi promuovere delle segnalazioni dei proprio dipendenti e collaboratori direttamente dal sito ANAC!

 

Molte aziende, quando si trovano di fronte a tale obbligo, considerano l’installazione di costosi sistemi informatici crittografati come la soluzione ideale. Tuttavia, è importante comprendere che la semplice installazione di software crittografati non è sufficiente per affrontare in modo completo e efficace il processo del whistleblowing.

Sistema whistleblowing

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La normativa sul whistleblowing

La normativa stessa impone alle aziende di prendere in considerazione diverse altre aspetti fondamentali per la gestione del whistleblowing. Innanzitutto, è necessario creare un canale di segnalazione anonimo, che permetta ai dipendenti di segnalare comportamenti illeciti in modo riservato e sicuro. Questo canale deve essere supportato da un sistema di gestione adeguato, che preveda la formazione di personale competente in materia di riservatezza.

 

Inoltre, è indispensabile integrare la nuova procedura con tutti gli aspetti legati alla privacy. Le segnalazioni devono essere trattate nel pieno rispetto delle normative sulla protezione dei dati personali, garantendo la riservatezza delle informazioni e il diritto alla tutela dell’identità del segnalante.

 

Infine, è necessario apportare eventuali modifiche al sistema disciplinare aziendale in conformità al CCNL. Questo significa che le segnalazioni di comportamenti illeciti devono essere prese in carico e trattate secondo procedure chiare e trasparenti, garantendo la protezione del segnalante e l’avvio di eventuali azioni correttive.

 

In questo contesto, l’installazione di software crittografati può rappresentare solo una parte della soluzione – tra l’altro in molti casi nemmeno necessaria- in quanto focalizzata sulla sicurezza delle comunicazioni. Infatti questa, non gestisce adeguatamente le procedure e la presa in carico delle segnalazioni, che sono le parti più delicate e cruciali dell’intero processo del whistleblowing.

Pertanto, è fondamentale considerare un approccio integrato che non si concentri solo sull’aspetto tecnologico, ma anche sull’organizzazione delle procedure, la formazione del personale e l’adeguamento del sistema disciplinare aziendale.

 

Iureconsulting, con la sua esperienza nella consulenza dei Modelli Organizzativi 231/01, può fornire consulenza e supporto per individuare la migliore strada da percorrere nell’implementazione di un efficace sistema di whistleblowing.